Le analisi dell’olio EVO, un diritto dei consumatori

Le analisi dell'olio EVO, un diritto dei consumatori

Si, le analisi dell’olio EVO sono un diritto dei consumatori.

Lo dico sempre a chi viene ad assaggiare il nostro olio.
Il rapporto produttore-frantoiano / cliente-consumatore, non è un raapporto alla pari.
Mi si può chiedere qualsiasi dettaglio su come allevo gli olivi o produco l’olio, ma qualsiasi cosa io dica il mio ospite non la può verificare. Si può solo fidare o affidarsi alla propria esperienza.

E’ per questo che credo nelle analisi chimiche e organolettiche dell’olio EVO. Perchè sono uno strumento indipendente che aiuta il produttore a capire che olio ha prodotto e fornisce al cliente uno strumento per valutarne la qualità.

Ma ci sono altre mille ragioni grandi e piccole per le quali sarebbe opportuno che le analisi venissero sempre messe a disposizione. Vediamone alcune.

In cosa consistono le sono le analisi chimiche e organolettiche

Prima di approfondire i vari aspetti di applicazione, facciamo un rapido ripasso su quali indicazioni forniscono le analisi chimiche  e organolettiche.

Le analisi chimiche ci dicono se, ad esempio, le olive sono state raccolte troppo tardi, o attaccate dalla mosca o conservate con modalità non idonee dopo la raccolta (acidità alta), se il processo di deterioramento e ossidazione è in stato avanzato (perossidi alti) o se l’olio è stato adulterato (alti valori nelle costanti spettrofotometriche).
Tra le caratteristiche positive troviamo il tasso dei polifenoli, gli antiossidanti responsabili dei sentori amaro e piccante.

Le analisi organolettiche (Panel Test) definiscono le qualità sensoriali dell’olio. L’intensità del fruttato (leggero, medio, intenso), l’intensità dell’amaro e del piccante e segnalano eventuali difetti nell’olio come ad esempio morchia, rancido, muffa o riscaldo.

Ricordiamo che, in base al Regolamento UE n. 2568/91 e successive modifiche, per poter definire “extravergine” un olio di oliva esso deve essere conforme ai valori indicati nel regolamento per entrambe le analisi.

Trasparenza

Il comparto dell’olio è polverizzato in migliaia di piccole aziende agricole che combattono tra loro per emergere nella massa indistinta dei produttori.
Qualcuno lo fa puntando sulla qualità,  e sull’amore per il prodotto olio. Ma spesso questo non è sufficiente.
Molti percorrono altre strade come quella del prezzo stracciato o quella del marketing aggressivo e furbetto spacciando per pregi caratteristiche obbligatorie per legge o usando slogan tanto altisonanti quanto vuoti quali “bassa acidità”, “fatto come una volta”, senza dare una sola prova a sostegno della sbandierata qualità.

E parlo solo in riferimento alle aziende agricole regolari. Se dovessimo addentrarci nella miriade di annunci di privati sui vari marketplace o gruppi FB non ne usciremmo vivi.

In questa situazione le vittime sono i cittadini/clienti/consumatori che possono solo scegliere da quale sirena farsi catturare.
Sto estremizzando, anche se non così tanto.

Ci sono produttori seri che fanno un prodotto di qualità e compratori consapevoli che sanno scegliere.

Ma è proprio per questo che i produttori devono fare il primo passo per cambiare questa situazione.
E’ necessario sgomberare il campo, tracciare una riga dove da una parte ci sono i produttori seri e dall’altra i furbi e chi lavora male.

Come detto, i produttori seri ci sono e sono tanti, ma vanno fatti emergere dalla massa e questo è possibile solo facendo un gesto di trasparenza a beneficio proprio e dei cittadini.

Questo gesto di trasparenza si chiama pubblicazione delle analisi dell’olio.

 

Perché le analisi sono utili al produttore

Mettere a disposizione le analisi dell’olio offre diversi vantaggi ai produttori:

  • Offrire trasparenza dimostra l’impegno per la qualità, differenziandosi dai concorrenti
  • Crea un rapporto di fiducia con i clienti. Consumatori informati sono più propensi a diventare clienti abituali
  • Possibilità di educare il consumatore sulla qualità dell’olio EVO e sulle sue illimitate possibilità di utilizzo. Insegnare ad interpretare le analisi aiuta ad ampliare la base di consumatori consapevoli

 

Perché sono utili al pubblico

Avere a disposizione le analisi dell’olio che si va a degustare o acquistare fornisce altrettanto importanti vantaggi per il pubblico:

  • Le analisi dell’olio EVO sono un diritto del consumatore, uno strumento indipendente a disposizione per valutare un olio  e confrontarlo con altri
  • Garanzia di qualità e autenticità del prodotto. Sapere che un olio è stato analizzato offre una maggiore sicurezza sull’acquisto
  • Le informazioni permettono scelte più mirate, adatte alle proprie esigenze (es. alto contenuto di polifenoli per motivi salutistici)

Qualcuno potrebbe obiettare che leggere le analisi chimiche o organolettiche non sia facile e necessiti una specifica competenza.
E’ parzialmente vero. Ho visto analisi chimiche composte da decine di pagine e centinaia di valori.
Ma lo scopo non è conoscere il significato di ogni singolo test.

Per farsi un’idea della qualità di un olio EVO è sufficiente saper interpretare tre valori:

  • acidità
  • perossidi
  • polifenoli

Approfondisci qui: Come leggere le analisi chimiche dell’olio EVO

Certo, non esaurisce l’argomento ma se tutti li sapessimo interpretare, sarebbe un passo avanti gigantesco.

Poi ci sono le analisi organolettiche (Panel Test) che completano il ritratto di un olio e lo qualificano definitivamente come EVO (oppure no…).
Approfondisci qui: Come leggere le analisi organolettiche dell’olio EVO (Panel Test)

 

Perché sarebbero utili all’intero comparto oleario

In un mercato dove sono all’ordine del giorno notizie su adulterazioni  e dove serpeggia sempre il sospetto (“quello l’ha mischiato con l’olio tunisino“), aumentare il numero di produttori che mettono a disposizione le analisi è di fondamentale importanza per alzare il livello di fiducia generale sul comparto e la sua reputazione in Italia e all’estero.

Questo permetterebbe inoltre di accendere i riflettori su produzioni artigianali e di eccellenza.

Un aiuto importante potrebbe anche arrivare dalle istituzioni. Politiche pubbliche potrebbero incoraggiare la trasparenza attraverso riduzioni fiscali per l’esecuzione delle analisi o prezzi calmierati nei laboratori accreditati, o magari mettendo a disposizione guide pratiche per l’interpretazione delle analisi in modo che i produttori le possano utilizzare senza doverne creare di proprie e incorrere in errori ed omissioni.

Conclusioni

E’ venuto il tempo di dissolvere la nebbia che avvolge il mondo dell’olio EVO, far emergere i produttori seri e ampliare la base dei consumatori consapevoli. Avere a disposizione le analisi di un olio è un loro diritto.

Mettere a disposizione  le analisi chimiche e organolettiche non è solo un gesto di trasparenza, ma un investimento nella qualità e nella fiducia. I produttori hanno l’opportunità di educare i clienti e distinguersi con i fatti in un mercato sempre più competitivo.

Condividere la propria esperienza e dimostrare con i fatti la qualità del proprio olio è la strada per cambiare la storia dell’olio EVO.

 

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